Insufficienza surrenalica: terapie, dosi e modalità di somministrazione

Insufficienza surrenalica: terapie, dosi e modalità di somministrazione

Benché la riboflavina sia coinvolta in tutte le aree del metabolismo, non si conoscono malattie con esiti mortali da carenza di questa vitamina, come accade per la tiamina o la niacina. Non è ben chiaro perché le carenze di tiamina e niacina possano avere ripercussioni tanto gravi e quella di riboflavina no. I segni clinici di carenza consistono in fessurazioni delle labbra (cheilosi) e degli angoli della bocca (stomatiti angolari), in un’alterazione dell’epitelio normale della lingua, che diventa rossa, secca e dolorante, e in certe forme di dermatiti che somigliano alla seborrea. In alcuni casi si possono anche manifestare congiuntiviti, con vascolarizzazione della cornea.

  • L’utilizzo dei cortisonici, come del resto l’uso di qualsiasi altro farmaco, è sempre controindicato in presenza di allergia nota al principio attivo che si deve impiegare e/o ad uno o più degli altri componenti del medicinale che si deve assumere.
  • Tutti i cortisonici di sintesi hanno la stessa struttura di base del cortisolo e differiscono da esso per la composizione di alcune catene laterali.
  • Li betametasone ha una biodisponibilità dei
    72% e un tempo di dimezzamento pari a cìrca 6 ore.
    Metabolismo.
  • La carenza provoca una diminuzione della sintesi degli acidi nucleici e quindi influenza negativamente la duplicazione delle cellule che si rinnovano più rapidamente.

Al contrario, le differenze di biodisponibilità possono causare un’importante non-equivalenza terapeutica per i farmaci con un indice terapeutico relativamente basso. Da non dimenticare, inoltre, la possibile insorgenza di reazioni allergiche in individui sensibili. Naturalmente, un’eventuale reazione allergica può manifestarsi anche nel caso in cui i cortisonici vengano somministrati per brevi periodi di tempo. I cortisonici sono utilizzati in terapia per le loro proprietà antinfiammatorie e immunosoppressive.

Steroidi anabolizzanti

Gli integratori sessuali contro l’impotenza non sempre sono a base di prodotti la cui efficacia è stata testata e le loro pubblicità possono essere ingannevoli. Il calcio è un elemento fondamentale, per questo molti soggetti possono valutare l’assunzione di un integratore. Come visto in questo articolo, i cortisonici sono straadoperati poiché sono fondamentali per il controllo sintomatologico di molte patologie e, in alcune di esse, possono risultare salvavita. Per ben comprendere le differenze di potenza e vita media dei vari cortisonici invece, è utile servirsi di alcune tabelle apposite, dette “tabelle di equivalenza dei corticosteroidi”, come quella mostrata qui.

Il formoterolo agisce principalmente sui recettori beta2 localizzati sulla
muscolatura liscia bronchiale. L’aspetto più difficile da capire nella dipendenza da steroidi sta nel distinguere la psicologia dell’uso iniziale, finalizzato a sviluppare le masse muscolari e le prestazioni sessuali, e quel che accade in seguito, cioè la dipendenza, che diventa un problema indipendente. I suoi effetti sono particolarmente negativi per l’induzione di un aumento di dimensioni del cuore, non associato ad una vascolarizzazione parallela. Mentre parallelamente il territorio da irrorare aumenta con l’aumentare delle masse muscolari, e la forza di pompa richiesta aumenta per l’aumentare della pressione, le capacità del cuore si riducono.

I Cortisonici possono interferire con altri farmaci e viceversa?

Il confronto fra formoterolo più budesonide vs formoterolo più
beclometasone vs formoterolo nel trattamento della BPCO severa ha confermato
la non “inferiorità“ del formoterolo più beclometasone
verso il formoterolo più budesonide per gli esiti clinici di efficacia
FEV1 pre-inalazione e tasso medio di esacerbazione. Lo studio ha inoltre confermato
la “superiorità“ dell’associazione formoterolo più
beclometasone verso formoterolo per gli effetti sulla FEV1 pre-inalazione, mentre
nessuna differenza statisticamente significativa è stata osservata per
il tasso di esacerbazione della BPCO fra i tre diversi trattamenti terapeutici. Il sovradosaggio di formoterolo può causare nausea, vomito, tremori,
cefalea, sonnolenza, palpitazioni, tachicardia aritmia ventricolare, prolungamento
dell’intervallo QTc, ipo/ipertensione, ipokaliemia, iperglicemia, acidosi
metabolica.

Come regola generale, gli effetti avversi sono direttamente proporzionali alla durata del trattamento e al dosaggio del farmaco. Perciò, nelle terapie croniche, è buona norma utilizzare il minimo dosaggio che sia in grado di tenere sotto controllo la sintomatologia. Tutti questi composti esplicano la loro azione legandosi in maniera specifica a dei recettori intracellulari (recettori dei glucocorticoidi o GR). In realtà il cortisolo e alcuni altri cortisonici sono in grado di legarsi anche al recettore dell’aldosterone e questo spiega parte dei suoi effetti, sia farmacologici che collaterali.

Uso e somministrazione
Nella forma per via orale è solitamente impiegato il prednisolone acciaio
dosi di 5-60 mg/die somministrate in tempi diversi. Per via parenterale, intramuscolare anabolizzanti shop o endovenosa, si preferisce del fosfato
sodico alle dosi di 4-60 mg/die. Avviene attraverso il tratto gastroenterico ed è compromesso dall’introduzione
di cibo.

Sospensione del trattamento con glucocorticoidi

Gli autori notarono però un diverso comportamento in base all’agente infettivo. Il desametasone aveva scarsi effetti sui livelli di citochine nei pazienti affetti da polmonite pneumococcica laddove era invece responsabile di un rapido spegnimento della flogosi nei pazienti affetti da patogeni atipici. Questo studio potrebbe aprire nuovi filoni di ricerca e spiegare perché nello studio di Meijis pubblicato su Lancet nel 2011, in cui a causa di una epidemia di Coxiella Burnetii vi era una elevata presenza di polmoniti atipiche, vi fosse un trend di complicanze maggiore nel gruppo steroide rispetto alla controparte. Per svolgere un’azione immunodepressiva i farmaci cortisonici provocano una significativa riduzione dell’attività delle cellule del sistema immunitario; questo effetto in particolare è provocato dal blocco genico della produzione delleinterleuchine e dei loro recettori posti sui globuli bianchi.

Bassi valori di DHT nel periodo fetale possono dare esito a condizioni di pseudo ermafroditismo, ovvero quando un individuo geneticamente maschio, presenta anche accenni di organi sessuali femminili. Nelle donne, elevati livelli di DHT possono far sviluppare alcuni caratteri sessuali secondari androgeni, come l’approfondimento della voce e la crescita dei peli facciali e corporei. I farmaci corticosteroidi non vanno confusi con gli steroidi anabolizzanti e infatti non possiedono nessuna attività anabolica sul sistema muscolo-scheletrico.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Il Cocco è sicuramente il frutto che più ci trasporta nei paesi esotici, nonostante sia entrato ormai a far parte delle abitudini alimentari italiane. In questo articolo parleremo dei suoi benefici, delle sue proprietà e di come possa essere inserito all’interno della tua alimentazione, anche durante una dieta per il dimagrimento. Secondo dati incoraggianti, una buona percentuale di pazienti, circa il 40%, trattati con Serenoa Repens avrebbero ottenuto risultati positivi nel contrastare la caduta dei capelli. La sostanza riuscirebbe a bloccare l’azione del DHT sul bulbo pilifero, fungendo da antagonista selettivo del legame tra DHT e recettore per gli androgeni.